Sta iniziando la stagione 2009/2010, i massimi campionati nazionali e regionali sono iniziati e per le categorie inferiori bisognerà aspettare ancora qualche settimana. Molti raduni hanno visto impegnati gli associati della nostra sezione che come sempre si sono distinti per la loro preparazione. I poli di allenamento brulicano di arbitri alla ricerca della migliore forma fisica per affrontare questo nuovo anno e cercare di raggiungere, ognuno, il proprio obiettivo. Lunedì c’è stata la prima riunione e come sempre la risposta dei nostri associati è stata impeccabile.
Si è capito fin dalle prime parole del presidente Fabrizio D’Agostini che si respira un’aria nuova nell’AIA, un vento di cambiamenti positivi che non riguardano soltanto il vertice ma anche le singole sezioni.
La prima novità è stata quella delle riunioni al lunedì per permettere una maggiore frequenza da parte dei nostri associati e facilitare la presenza di eventuali ospiti nel corso della stagione sportiva.
“Fino a qualche tempo fa si diceva che la Serie A noi non la dovevamo guardare. I vertici dell’AIA partendo da Nicchi e passando per Collina affermano invece che bisogna guardare la Serie A e cercare attraverso le immagini e moviole di capire quali sono le motivazione che portano un arbitro o un’assistente a prendere una determinata decisione…”. Il presidente ha voluto confermare che le cose stanno prendendo una direzione diversa, si sta cercando di uniformare la figura dell’arbitro, un arbitro che parli la stessa lingua sia che si trovi in Promozione sia che si trovi in serie A.
La prima novità è stata quella delle riunioni al lunedì per permettere una maggiore frequenza da parte dei nostri associati e facilitare la presenza di eventuali ospiti nel corso della stagione sportiva.
“Fino a qualche tempo fa si diceva che la Serie A noi non la dovevamo guardare. I vertici dell’AIA partendo da Nicchi e passando per Collina affermano invece che bisogna guardare la Serie A e cercare attraverso le immagini e moviole di capire quali sono le motivazione che portano un arbitro o un’assistente a prendere una determinata decisione…”. Il presidente ha voluto confermare che le cose stanno prendendo una direzione diversa, si sta cercando di uniformare la figura dell’arbitro, un arbitro che parli la stessa lingua sia che si trovi in Promozione sia che si trovi in serie A.
Le immagini e le moviole che ogni settimana ci vengono proposte e riproposte quasi in un moto perpetuo che sembra non fermarsi mai sono indispensabili a tutti gli associati, arbitri e osservatori, per capire quali sono le ragioni che portano un arbitro o un assistente a commettere un errore quando questo errore viene effettivamente commesso.
Il consiglio è quello di non ascoltare i mille moviolisti, ex calciatori, arbitri, assistenti che a volte sembra che non abbiano mai avuto niente a che fare con questo sport e danno delle spiegazioni al quanto imbarazzanti riguardo un particolare episodio.
Alcune parole il Presidente le ha rivolte anche agli osservatori: “Non è bravo l’osservatore che nello spogliatoio elenca tutte le cose negative e fa una sorta di lista della spesa. Soprattutto nelle categorie inferiori lo scopo dell’osservatore è quello di evitare che l’arbitro commetta nuovamente quegli errori e capire qual è il motivo che ha indotto l’arbitro a commetterli”.
“La cosa più importante è che nel vertice dell’AIA (Collina, Braschi, Farina, Pacifici ecc.) abbiano lo stesso concetto di arbitro” così da trasmetterlo a tutti allo stesso modo.
Un’altra grande novità riguarda l’apertura verso i media che da sempre è stato tabù per tutti gli associati. “C’è la possibilità di recarsi presso tv, radio e organi di stampa per pubblicizzare quella che è la nostra attività, per farci conoscere e per pubblicizzare il corso arbitri. Bisogna esortare gli associati a fare pubblicità… ognuno la fa assumendosi le proprie responsabilità. Abbiamo dei limiti nei quali dobbiamo muoverci”.
Si è passati quindi all’analisi della Circolare n.1 con le novità regolamentari ad essa collegate (a breve sarà inserito sul sito anche il video con la relativa argomentazione che renderà la comprensione più semplice a tutti gli associati).
E’ stato poi il momento de Vice Presidente Nello Prisco che è stato Domenica 20 settembre 2009 il rappresentante sezionale alla riunione che ha visto tutti i presidenti di tutte Sezioni riuniti a Coverciano. Ha sottolineato la nuova tendenza verso una maggiore centralità della sezione, del settore tecnico e della formazione tecnica ribadendo uniformità di pensiero di quello che è il concetto di arbitro. Ha mostrato le slide che sono state presentate e argomentate dal Presidente nazionale Nicchi e dagli Organi Tecnici Nazionali: Pierluigi Collina per la CAN, Stefano Braschi per la CAN PRO, Stefano Farina per la CAN D e Carlo Pacifici per la CAI.
La riunione si è conclusa con un rinfresco offerto dagli associati Nico La Posta e Andrea Cipolloni rispettivamente promossi alla CAI e CAN PRO e con un’affermazione del presidente degna di nota rivolta direttamente ai 2 neo promossi ma indirettamente a tutti gli associati:
“Non bisogna solo conoscere il regolamento ma anche e soprattutto capire di calcio, capire quella che è l’evoluzione del gioco, capire che siamo funzionali affinché lo spettacolo vada in una certa direzione, non siamo l’elemento centrale del gioco, che dobbiamo stare al passo con i tempi, allenarci, correre, stare con gli occhi aperti, antenne dritte, sempre svegli. Complimenti a voi, è importante lo spirito con cui avete iniziato la stagione, cioè quello di essere arrivati ad un traguardo importante ma che non può assolutamente accontentare nessuno…”.
L’intera riunione si è svolta in un’atmosfera particolare nella quale tutti gli associati seguivano gli interventi con la massima concentrazione e attenzione, felici di ascoltare parole nuove che testimoniano la forte volontà di rinnovamento.
C’è una cosa che è rimasta come nel passato e rimarrà sempre uno stimolo per tutti noi… una frase, che tutti gli associati hanno avuto davanti gli occhi durante tutta la riunione e che rappresenta per tutti noi una linea guida da seguire nella vita :”Fatti ammirare come uomo… e fatti onore come arbitro”.
Simone Assante