Parte da Frosinone il tour che porterà la squadra capitanata da Nazzareno Ceccarelli nelle 14 sezioni della Regione Lazio. Di fronte ad una sala gremita di arbitri, assistenti ed osservatori, il benvenuto ai componenti della Commissione è stato dato dal presidente Fabrizio D’Agostini. Il presidente ha ringraziato i massimi esponenti laziali dell’AIA per le loro capacità non solo tecniche ma anche umane, indispensabili per la crescita di tutti gli arbitri. Ha preso poi la parola il Presidente del CRA che ha calamitato gli sguardi e l’attenzione grazie al suo stile comunicativo pieno di passione e amore per questo sport. Ha sottolineato come sia fondamentale che gli arbitri scendano in campo principalmente per divertirsi e che debbano essere tranquilli e liberi nella mente quando sono sul terreno di gioco sicuri che alle loro spalle ci sono e ci saranno sempre persone pronte a difenderli e proteggerli.
“Guai a chi tocca i miei arbitri” ha ricordato il Presidente sottolineando poi come l’associazione non cerchi degli eroi e che nella malaugurata evenienza di una violenza fisica subita un collega debba definitivamente sospendere la gara, sia pure con la dovuta intelligenza e furbizia nelle modalità.
Ha spiegato come tutti i componenti compiono un grosso lavoro di raccolta di informazioni su tutti gli arbitri e come si adoperano anche gli Organi Tecnici nel visionare ragazzi giovani di prima categoria che hanno bisogno di sentire la loro vicinanza così da alimentare la loro passione, partecipazione e dedizione a questo sport. Ogni arbitro, ha poi aggiunto il presidente, ha una scheda nella quale vengono appuntate le sue prestazioni, caratteristiche, punti di forza e di debolezza nell’ottica di poterlo guidare verso un miglioramento continuo. Il presidente ha evidenziato come il suo lavoro continui anche a casa dove guarda, registra e studia le partite di eccellenza e promozione che vengono trasmesse dalle tv locali così da avere un quadro completo degli arbitri e assistenti.
A proposito di dedizione ha poi rivolto i complimenti al collega Giuseppe Messia per il riconoscimento ricevuto per i suoi 50 anni di appartenenza all’associazione sottolineando solo come una incrollabile passione e senso di appartenenza può cementare un rapporto così lungo e proficuo.
Ha continuato sottolineando l’impegno, in tutte le categorie, nella realizzazione delle designazioni cercando non solo di affidare la direzione di una certa gara all’arbitro/terna giusta ma anche andando ad analizzare tutte quelle componenti che potrebbero causare inquietudini e malumori per le due squadre anche se con il rammarico di constatare che nel mondo del calcio la mente non è ancora sgombra da pregiudizi e sospetti, con le società che dovrebbero fare uno sforzo per avere una visione più aperta senza cercare sempre un motivo per additare l’arbitro che finisce spesso per essere il solo capro espiatorio della loro sconfitta.
Non sono mancate alcune indicazioni tecniche agli arbitri come il richiamo ad una maggiore attenzione al rispetto della distanza regolamentare in occasione di calci di punizione ed all’adozione dei dovuti provvedimenti disciplinari in occasione di bestemmie.
Al termine del suo intervento il Presidente si è rivolto ai nostri arbitri di Promozione ed Eccellenza analizzando l’andamento di questa prima parte di stagione e rivolgendo ad ognuno parole di incitamento per il proseguo dei campionati. Ha anticipato le designazioni approfondendo con ogni arbitro il tipo di gara, le squadre, la classifica e nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza anche se e chi sarebbe stato visionato dall’o.t. e dall’o.a.
Ha concluso la riunione il saluto del Vice Presidente Sergio Coppetelli che ha ricordato come l’arbitraggio talvolta possa fare avverare un sogno ma bisogna crederci fino in fondo ed avere tanta passione.
A degna conclusione della serata il gruppo si è ritrovato a cena in un clima caldo, amichevole e festoso che è servito non solo per rafforzare i rapporti tra gli associati ma anche per scambiarsi idee, opinioni e pensieri riguardanti il terreno di gioco e non.