Laura Scanu, Componente della CAN 5, ha visitato la Sezione di Frosinone. L’appuntamento, programmato dal Comitato Nazionale per favorire l’incontro tra dirigenti ed arbitri nazionali e le sezioni, ha richiamato nel capoluogo del frusinate numerose personalità del mondo arbitrale. Hanno infatti preso parte alla riunione: il Componente del Comitato Nazionale, Umberto Carbonari; l’Organo Tecnico del Calcio a 5 Regionale, Giancarlo Lombardi; la Coordinatrice e il Componente per il Futsal del Settore Tecnico Arbitrale, Francesca Muccardo e Roberto Fichera; il Mentor del Lazio per il progetto UEFA Talent&Mentor Futsal, Mario Filippini.
Il presidente Paolo Iaboni prima di dare inizio ai lavori, ha voluto ringraziare gli ospiti per la disponibilità dimostrata e per la partecipazione; il primo a rivolgersi alla platea è stato Umberto Carbonari il quale, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza delle riunioni tecniche come momento di crescita personale e arbitrale per poi evidenziare quanto il Futsal sia una realtà in continua espansione. La parola è poi passata all’ospite nazionale Laura Scanu la quale ha mostrato, grazie ad un video, la composizione dell’organico CAN 5.
“Sono arbitri che di passione e sacrificio ne hanno fatto virtù”.
Nel corso del suo intervento ha poi coinvolto arbitri e osservatori del Calcio a 5 e del Calcio a 11 evidenziando e focalizzando l’attenzione su tutti gli aspetti che caratterizzano una prestazione ottimale: grazie all’aiuto di materiale audio-visivo la Scanu ha mostrato le diverse sfaccettature della figura arbitrale.
“Personalità e autorevolezza dell’Arbitro, cioè la sua capacità di gestire le diverse situazioni di gioco con naturalezza” queste le doti a cui ambire. “La personalità è la normale natura dell’individuo e spesso viene eclissata dall’autorevolezza, cioè dalla abilità dello stesso di gestire una gara e di avere massimo potere decisionale senza alcuna influenza”.
Altrettanto importanti sono la prevenzione e la comunicazione, aspetti che consentono al direttore di gara un controllo ottimale delle situazioni di gioco più complesse.
“L’arbitro per esprimersi dispone del linguaggio verbale e del linguaggio non-verbale: il loro connubio consente di prevenire comportamenti inadeguati sul terreno di gioco e di relazionarsi nel modo più corretto possibile”.
Al termine dei lavori la relatrice, rivolgendosi ai giovani presenti in sala, ha voluto ricordare che arbitrare è una passione che richiede, da parte di chi la coltiva e di chi l’ha resa parte integrante della propria vita, grande impegno e fatica: gli ostacoli sono molti lungo il percorso ed è necessario superarli con grinta per raggiungere gli obiettivi più importanti.
“La vita è una sfida continua, ma bisogna avere il coraggio di trovare sempre la forza di reagire nonostante le difficoltà” questo l’augurio conclusivo della componente CAN 5.
La serata si è conclusa con una cena conviviale alla quale hanno preso parte gli ospiti e molti associati, felici di aver rafforzato con questo incontro il proprio bagaglio tecnico ed associativo.
“…le tue decisioni, fatte tenendo conto della Qualità, cambiano anche te. Meglio: non solo cambiano anche te e il lavoro, ma cambiano anche gli altri, perché la Qualità è come un’onda. Quel lavoro di Qualità che pensavi nessuno avrebbe notato viene notato eccome, e chi lo vede si sente un pochino meglio: probabilmente trasferirà negli altri questa sua sensazione e in questo modo la Qualità continuerà a diffondersi.”
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